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                       rettamente  alle  sottiliii:ime  pat·eti  delle  cellule  epidermiche.  [n
                       definitiva,  il  contatto  laterale fra  una  cellula  epidermica c  l'altn1
                       è  molto  ridotLo  e  poichè  le  pareti  ester ne  c  laterali  di  contatto
                       sono  piuttosto  fortemente  gelatinizzate,  le  cellule  epidermiche
                       acquistano  una  particolare  scom1essiouo  l'una  con  l'altra,  che
                       rende  molto  diJUcile  CRcguù·e  delle  sezioni  di  foglia.  JJ!t  porzione.'
                       piliiormc  del!<'  celi ulc  cpiderm i che,  inJoRsa t a  nel  tessn to  a  pa liz-
                       zata,  è>  tutta fo rtemente  gelatinizzata,  <'  rNtgi~Scc  vivacemente  al
                       rosso  di  ru te n io.  Anche  la  membrana  Cii torna d<'lll'  ccll nle  <'pidcr-
                       micho  è  gel:tt inizzata,  però  :i  di  tinguono  i  confini  delle  singole
                       cellule  <tuchc  nella  porzione  gelatinizzata.  La  cnticola  non  l>
                       molto  fipe:sa  (.Fig.  132).
                           L'<'pidermiclc  inferiore è  formata  da  cellule  molto  piìt  piccol<'.
                       fortemente  accollate  fra  loro  a  formare  un  pavimento  continuo,
                       con  ondulazioni  a.  cresta  verso  l'esterno  sotto  la  cuticol.a,  cbo  è
                       meno  sviluppaLa  cbe  nC'll:t  pagina supt>riore,  ondulazioni  c!Je  sono
                       tutte occup:ttc  da  . ostn-nza  mucillaginosa..  ulla  epidermide  infc-
                       rior<'  ~i  ergono  dci  pC'Ii  s<'mplici,  che  poggiano  alla  baso  su  uu
                       rigonfiu,mcnto  a  grLisa  eli  bulbo.  Gli  stomi,  piuttosto  numerosi su
                       tutta  l'epidermide  inf(•t·iore,  sono  un  poco  info~sati  (Pig. 133).
                           La.  strutLtn·n.  molto  part,icol.at·e  dell'epidermide  superiore  ha
                       suggeri to  di  l'are  un  conCt·outo  con  le  foglie  cll'll<•  altre  ~;pccie elci
                       genere  Daphnc,  che  ct·escono  in  Italia,:  Daphne  Gnitlium  L ..
                       Daphne  Cneonun  L.,  Daplme  alp'ina  L.,  Daphne  Laureola  L.  l'
                       Da7>hne  ll!ezereum  L.  Si.a  puro  con  varia.nti,  :;i  ripetono  in  tutte
                       le  specie  le  carn-tteristicbe  essenziali  dello  grandi  cellule  epider-
                       miche,  rigont:i:LLe  a  pttpilla  verso  il  tessuto  a  p:tlizzata,  ma  iu
                       nessuna.  delle specie  osaminato sono  presenti gli  l'lcmenli  che  vi si
                       insinuano con  le  loro lunghe appendici, come in Daphne olcaejolia.
                       Ora, mentre  l<'  cellule epidermiche con pareti in teme  mucillnginosc
                       si trovttno, olLt'<'  cbe in  Daphne, iJ1 un certo numero di alt re piante
                       (cfr.  R ADLKOF811,  1\Ionographie  der  GaLLung  Serjanic~ .  .\Hinchcn
                       1875),  l:lAUERLANDT (Phy. iological plant Anatomy. London . 19H)
                       accenna  alla  cnmtteriistic:t  piuttosto  pecuHarc  di  Rhizophora 'lll'tl·
                       cronata  di  poRscdere  cellule  mncillaginosc  allungate,  con  nn  tipo
                       di  ispc. simcnto  eccentrico,  che si tl'Ovano al confine  fra  il tessuto
                       acquifel'o e lo strato a  palizzata e che si proiettano in qucl:lt'ultimo
                       per  una,  cmta  distanza.  Alcuni  preparati  allcsULi  con  foglie  di
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